In questo articolo ti spiego cosa sono i deepfake, come si creano e quali pericoli presentano. Nell’era digitale, la tecnologia ha migliorato la vita quotidiana di tutti noi. Tuttavia, insieme ai numerosi vantaggi legati all’innovazione arrivano inevitabilmente anche le minacce e una di queste è rappresentata proprio dai contenuti generati con AI.
Cos’è un deepfake?
I deepfake sono contenuti multimediali come audio, video o immagini, manipolati dall’intelligenza artificiale per simulare avvenimenti o comportamenti mai accaduti. Questa tecnologia innovativa rende difficile distinguere la verità dalla finzione perché realizza falsi sempre più credibili. I contenuti generati per divertimento o creatività sono innocui, ma nelle mani sbagliate possono causare diffamazione, revenge porn, cyberbullismo e frodi. La sfida è distinguere il vero dal falso, come dimostrano i casi di Taylor Swift, Kristen Bell, Jacob Elordi e altri vip.
Come si creano i contenuti fake?
I deepfake sono il risultato dell’utilizzo di tecnologie innovative (GAN) sempre più complesse e accurate, che permettono di combinare (o sovrapporre) contenuti reali con altri creati grazie all’AI. Una Generative Adversarial Networks (GAN) si basa su reti neurali artificiali che riproducono il pensiero del cervello umano. Per capire come nasce un deepfake, immagina una sfida continua tra i due elementi alla base di una GAN: un generatore e un discriminatore. Il generatore si occupa di produrre dati sintetici (come immagini) con lo scopo di ingannare il discriminatore, che ha invece il compito di distinguere tra dati reali e quelli generati digitalmente. Grazie a questo allenamento la qualità dei contenuti artificiali risulta sempre più credibile e il rischio di diffusione di notizie false o contenuti inappropriati è sempre dietro l’angolo.
Riconoscere i contenuti manipolati con AI
Riconoscere foto e video artificiali può essere difficile, soprattutto se non sei particolarmente esperto nel settore tecnologico, ma ci sono alcuni elementi da tenere a mente che ti possono aiutare:
- movimenti poco naturali: osserva se ci sono movimenti strani nei protagonisti del contenuto (pose innaturali, dita incrociate o attaccate tra loro, movimento dello sguardo);
- caratteristiche poco accurate: per verificare l’autenticità di un’immagine di un personaggio pubblico, confrontala con altre foto reali per individuare discrepanze fisiche o vocali. Inoltre, esamina le dita e altri dettagli fini, poiché l’AI non ha ancora imparato a replicarli con precisione.
Combattere i deepfake
Gli esperti stanno sviluppando diverse soluzioni per limitare la minaccia di deepfake come l’uso della tecnologia FakeCatcher di Intel, l’introduzione di strumenti per l’analisi delle caratteristiche del volto e la verifica dell’autenticità dei video. Insieme alle soluzioni più tecniche, è ovviamente molto importante combattere la disinformazione con una costante sensibilizzazione del pubblico sul tema e i rischi legati ad esso.
Utilizza queste strategie per proteggere la tua immagine e prevenire l’uso improprio dei tuoi dati nella creazione di contenuti artificiali:
- sii consapevole: informati su come riconoscere i contenuti multimediali sospetti e soprattutto evita di condividerli per limitarne la diffusione;
- verifica le fonti: le informazioni devono sempre provenire da fonti attendibili e canali verificati;
- limita i dati personali: riduci la quantità di dati online disponibili su di te, soprattutto foto e video di alta qualità. Sistema le impostazioni privacy sui tuoi profili social in modo che solo persone fidate possano vedere i tuoi contenuti più personali.
In generale ricorda sempre che conoscenza e consapevolezza sono le tue migliori armi da difesa e di usare uno sguardo critico quando trovi contenuti online.
Il futuro dei deepfake
Fino a qualche anno fa, realizzare questo genere di contenuti era una prerogativa di pochi esperti perché creare immagini e video di alta qualità che potessero ingannare il pubblico era un’attività onerosa e difficile. Oggi invece abbiamo a disposizione tantissime applicazioni intuitive, talvolta divertenti e molto spesso anche gratuite con cui “fare pratica”. Questo aumenta inevitabilmente la creazione di immagini e video fake, spingendola verso un pubblico più ampio che potrebbe usare l’intelligenza artificiale per generare immagini simpatiche da condividere con gli amici oppure dimostrare brutte intenzioni e commettere reati come revenge porn, cyberbullismo e truffe varie. Ricorda sempre che il problema non è lo strumento o la tecnologia, ma l’utilizzo che se ne fa.
Tra i diversi rischi legati alla diffusione di deepfake, i principali sono:
- perdita di fiducia: l’aumento di questo genere di contenuti potrebbe portare il pubblico alla perdita di fiducia nei media e nelle informazioni trovate online;
- disinformazione: possono essere utilizzati per creare video o audio falsi di personaggi pubblici, politici o celebrità. Questo può portare a una pericolosa diffusione di notizie false o fuorvianti e arrivare persino a compromettere la sicurezza nazionale;
- diffamazione: possono essere usati per alterare discorsi o azioni di individui e metterli in situazioni compromettenti, con gravi conseguenze personali e professionali.
Cosa ne penso io
Purtroppo ancora molti utenti non hanno ben chiaro cosa sia esattamente un deepfake e si fidano di qualsiasi contenuto trovato in rete senza farsi troppe domande, solo perché il numero di views e condivisioni è altissimo. Penso quindi che approfondire il tema della verità digitale sia utile per tutti e per combattere la disinformazione devi sempre mantenere alta l’attenzione quando navighi online, ma soprattutto informarti sulla veridicità dei contenuti prima di condividere immagini false e contribuire alla loro diffusione.